Da qualche settimana brilla intensamente dopo il tramonto un oggetto celeste molto luminoso, non troppo alto nel cielo verso ovest . Non si tratta però di una stella ma di un pianeta. Osservando attentamente le sua luce, essa non è scintillante ma fissa, fatto questo che consente di discriminare a colpo d’occhio la natura dell' oggetto che stiamo osservando: le stelle scintillano e i pianeti no.
Venere ha una densa e spessa atmosfera, composta essenzialmente di anidride carbonica (CO2), avvolta da nubi di acqua e acido solforico (H2SO4·H2O) costantemente presenti al di sopra di essa. Il suolo è un ambiente inospitale, senza forme di vita e cosparso di vulcani, crateri, montagne e scarpate con temperature che sfiorano i 470 °C.
Proprio a causa della sua densa atmosfera che riflette la luce del Sole più di quanto facciano gli altri pianeti, Venere ci appare talmente luminoso da essere visibile talvolta anche di giorno, confrontabile con il nostro satellite naturale, la Luna (vedi figura, Venere a sinistra).
Per tutto il mese di febbraio e la prima metà di marzo, potremo osservarlo per qualche ora dopo il tramonto non troppo alto nel cielo ad Ovest, successivamente, il pianeta raggiungerà la congiunzione inferiore, ovvero il punto dell'orbita più vicino alla terra, il 23 marzo. Dopodiché da aprile in avanti potremo rivederlo come stella del mattino ad Est prima del sorgere del Sole.
Ecco quindi che la “stella della sera diventerà la stella del mattino”.
Venere orbita intorno al Sole internamente rispetto alla Terra e per questo motivo ci appare illuminato per fasi come la Luna. Queste fasi sono visibili soltanto al telescopio, ad esempio esso appare come un piccolo disco "pieno" quando si trova sul lato opposto del Sole, ovvero in congiunzione superiore. Al contrario, quando è più vicino alla Terra (congiunzione inferiore) il pianeta presenta una "falce di luna" sottile molto più grande essendo al massimo del suo diametro angolare apparente. Talvolta il piano orbitalico di Venere si eleva rispetto all'eclittica (piano orbitalico della Terra) di un valore vicino a 9° e questo avviene con una periodicità di 8 anni (quasi esatti). La curva blu della figura seguente ci indica che il 18 marzo 2025 si avrà il massimo di questo angolo, attorno a 9°. Per gli appassionati di trigonometria sferica questo angolo corrisponde anche alla latitudine eclittica geocentrica di Venere. Passati 5 giorni il pianeta arriva alla congiunzione inferiore, cioè alla minima distanza dalla Terra (linea rossa in figura, con il minimo al 23 marzo). Tra queste due date molto vicine sarà possibile osservare Venere brevemente dopo il tramonto e anche prima dell'alba.
Fig.3 Latitudine eclittica di Venere(blu) e distanza dalla Terra (rosso). Anno 2025
Il fenomeno si ripete ogni 8 anni, ricordiamo infatti che Venere è in risonanza orbitalica 8/13 con la nostra Terra (ogni 8 orbite della Terra, Venere ne completa 13).
Se ricalcoliamo lo stesso grafico ma per i prossimi 10 anni, ci accorgiamo che l'evento si ripeterà il 20 marzo 2033
Fig.4 Come in fig.3 ma per il periodo decennale 2024-2034.
Il modo migliore per rendere in grafico il curioso fenomeno è di riportare la differenza tra l'elevazione (in coordinate altoazimutali) di Venere meno quella del Sole. Questa differenza è un'indicazione di quanto Venere tramonta dopo il Sole o sorge prima di esso. Da notare che questa differenza è costantemente positiva, almeno nel periodo di alcuni giorni che abbiamo esaminato. Ciò ci conferma un fenomeno quasi controintuitivo, dove un oggetto celeste che segue il sole al tramonto lo precede all'alba. Se vogliamo avere una misura temporale invece che in gradi sessagesimali, occorre moltiplicare i gradi 4 volte ottenendo i minuti.
Fig.5 Coordinate altozimutale di Sole e Venere : differenza tra elev.(Venere) - elev.(Sole)dal 17 al 22 marzo 2025.
Ad esempio il 20 marzo (giorno più propizio per osservare il fenomeno) Venere sorgerà all'alba (cerchietto rosso in figura) circa 6,2° in anticipo rispetto al Sole, ovvero circa 25 minuti, mentre tramonterà 6,5° in ritardo, 26 minuti. Se teniamo conto del crepuscolo e dell'albeggiare...non abbiamo molto tempo..quindi massima puntualità