Altra peculiarità dell’Osservatorio è il radiotelescopio: è l’unico del genere in Piemonte, uno dei pochi in Italia, e permette di percepire segnali dallo spazio, come pulsar ed echi delle nebulose e perché no… gli extraterrestri, mai esistessero. Ha un’antenna di otto metri, la più estesa oggi a livello amatoriale. «Di norma telescopi puntano tutto su visuale e fotografia, questo, fa sì che non si guardi solo il cielo: per questo nella visita parliamo anche di radio-astronomia» spiega Lera. A giorni, sarà installata un’antenna di quattro metri ricevuta in dono dalla Rai – Radiotelevisione Italiana per specifiche ricerche nel campo radioastronomico.
L’Osservatorio è in località Bric del Colletto e si compone anche di una biblioteca e di un percorso botanico. Nel corso delle visite si viene guidati nell’osservazione degli oggetti del cielo (Luna, pianeti, ammassi stellari, nebulose), mediante l’uso dei telescopi posti all’esterno della struttura. Non manca una parte dedicata agli strumenti antichi d’analisi e valutazione del trascorrere del tempo (le celebri meridiane) e l’osservazione dei modelli planetari in scala proporzionale rispetto al sole.
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