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Tempesta solare 'protonica'

5 dicembre 2025 di
Tempesta solare 'protonica'
Daniele Mazza

Migliaia di aerei Airbus sono stati bloccati a terra perché hanno bisogno di un intervento urgente: è stato scoperto che l'intensa radiazione solare potrebbe interferire con i computer di controllo di bordo e, ha spiegato la società, è necessario un aggiornamento del software. Sono interessati circa 6mila aeromobili della famiglia A320, metà della flotta globale dell'azienda europea: l’intervento, ha spiegato una fonte, dura da "alcune ore" a "settimane" in base al tipo di velivolo. I tecnici sono al lavoro, con diversi interventi già completati e gli aerei di nuovo in volo. Il richiamo di Airbus, comunque, sta provocando disagi nei cieli di tutto il mondo, con ritardi e cancellazioni dalle Filippine alla Colombia. E migliaia di voli sono a rischio nelle prossime ore. La decisione di Airbus è arrivata dopo un incidente avvenuto il 30 ottobre su un volo JetBlue che stava andando dal Messico agli Stati Uniti.

Ma cosa ha provocato questa intensa radiazione solare; all'origine c'e' una espulsione di massa coronarica (CME) dalla superficie solare, nella direzione della Terra stessa. Il vento solare , sciame di particelle ionizzate che ci colpiscono con velocità attorno a 300/400 km/sec, ha registrato un'impennata micidiale, con consistente aumento del flusso di protoni anche con energie superiori a 10 MeV (circa 40000 km/sec, velocità circa 1/8 della velocità della luce).

I siti che monitorano l'attività solare e le sue conseguenze sul clima (spaceweather.com, spaceweatherlive.com) hanno prontamente diffuso grafici su questi flussi di particelle. Inoltre (non segnalato da questi siti ma non sfuggito allo scrivente) il sito di Oulu (Finland) ha monitorato un improvviso picco nel flusso neutronico, durato alcune ore. 

Come è noto la misurazione accurata dei neutroni 'lenti'(vengono rallentati da opportuni moderatori al piombo) ci fornisce un'indicazione precisa dell'intensità dei raggi cosmici (vedasi la precedente Pillola di Urania). Impattando l'atmosfera terrestre queste particelle (essenzialmente protoni, elettroni e raggi alfa) generano uno sciame di particelle secondarie che decadono anche velocemente. Sulla superficie terrestre si osservano solo più protoni ad alta energia e neutroni, entrambi vengono 'moderati' e alla fine abbiamo neutroni 'lenti' ( o termici) che possono quindi interagire con il rivelatore della camera a ionizzazione (3-He o BF3).

Di solito un aumento del vento solare causa una diminuzione della radiazione cosmica sulla terra (effetto Forbush) ma in questo caso l'energia dei protoni fu così alta da andare ad influenzare direttamente la catena di conteggio di Oulu, provocando un effetto contrario fortemente marcato (si potrebbe indicare come effetto Forbush inverso ?). Ho esaminato i dati passati di Oulu (disponibili dal 1964, su base oraria) ed ho evidenziato una decina di altri fenomeni del genere nel passato (1964-2025) su cui riferirerò in una futura nota. Ma di uno in particolare mi preme citare qui, per la sua particolare intensità..chissà se nel 2005 qualcuno lo notò..penso di si.